
PRODUZIONE
Terra, acqua e fuoco. La produzione di oggetti ceramici è uno dei più antichi mestieri dell’uomo.
Il processo di formatura si articola nei seguenti stadi principali. Innanzitutto, la preparazione degli ingredienti. Lo stadio successivo è la formatura dell’oggetto, a cui seguono l’essiccazione, la cottura, la smaltatura, la pittura a mano e la seconda cottura. Ecco di seguito i metodi utilizzati in azienda.

LA TORNITURA
Utilizzata per realizzare prodotti rotondi e simmetrici. Il punto di partenza è la miscela di un adeguato impasto, che viene poi estruso formando un lungo pezzo d’argilla. Questo viene tagliato in ulteriori pezzetti che, una volta essiccati a durezza di cuoio, vengono fissati ad un tornio e fatti ruotare. Attraverso la rotazione del tornio e le pressioni manuali dell‘artigiano, il pezzo prende forma, assumendo dimensioni anche notevoli.

LA COTTURA
A parte alcuni ceramici avanzati, tutti i prodotti ceramici devono essere cotti o sinterizzati prima dell’uso. Le condizioni e la temperatura necessarie dipendono dal materiale. Alcuni pezzi richiedono più cotture: la prima è chiamata cottura per biscottatura, la seconda per vetrificazione dello smalto o vernice e la terza per l’impiego di lustri metallici, come l’oro, l’argento e il platino che necessitano superfici già lisce per la stesura.

LA SMALTATURA
Lo smalto viene applicato, normalmente a immersione, sul pezzo già cotto in prima cottura. La sua vetrificazione avviene in seconda cottura. Se si vuole decorare con pittura o con graffito, questa deve essere eseguita sullo smalto ancora crudo ed essiccato.

IL DECORO
Una volta smaltati, gli oggetti possono essere decorati: il colore si applica a pennello, spugna, tampone o aerofago. La decorazione a graffito invece consiste nell’incidere il decoro con uno strumento acuminato l’argilla smaltata facendone emergere il colore naturale. Dopo la pittura l’oggetto è cotto per la vetrificazione.